Dire No A lavoro può essere estremamente difficile specialmente nel frenetico ambiente lavorativo odierno in cui la pressione per accettare tutte le richieste può essere intensa. Che si tratti di un nuovo progetto, di fare straordinari o di partecipare a una riunione, spesso ci sentiamo obbligati a dire sì per dimostrare il nostro impegno, la nostra dedizione, per bisogno di venir accettati e parte del team. Tuttavia, imparare a dire no è una competenza essenziale per proteggere il proprio benessere, mantenere un equilibrio sano tra vita lavorativa e personale e garantire una carriera sostenibile soddisfacente.
Badate bene che abbiamo detto “competenza”. Si perché per dire no bisogna capire, capirsi, imparare e gestire. Non è facile e non sanno farlo tutti, anzi è più semplice cadere nel tranello opposto di dire sempre si per evitare conflitti con gli altri e con noi stessi.
Dire no a lavoro è una cosa fondamentale da diversi punti di vista. Innanzitutto per mantenere un corretto equilibrio fisico e mentale evitando affaticamento e situazioni di esaurimento. È fondamentale per mantenere alta la qualità del proprio lavoro, garantita da una mente lucida ed efficiente in modo da gestire efficacemente le priorità, ma importante anche per equilibrare il mondo lavorativo con quello personale e per rispettare il proprio benessere psico-fisico.
È importante comprendere che dire no non è un segno di debolezza, ma di rispetto verso se stessi e la trasparenza che richiede verrà apprezzata nelle relazioni lavorative perché fornisce il corretto feedback dimostrando affidabilità e integrità.
Strategie per dire No in modo efficace
Imparare a dire no nel mondo del lavoro richiede chiarezza, concisione e rispetto. Proviamo a seguire questi consigli per trovare quello che più si adatta alla nostra personalità:
- Quando rifiuti una richiesta, evita giri di parole o spiegazioni troppo dettagliate: un messaggio chiaro e diretto è più efficace.
- Usa un linguaggio positivo e assertivo, ad esempio, iniziando la tua risposta con un apprezzamento per la richiesta prima di spiegare perché non puoi accettarla.
- Offri alternative praticabili, come delegare il compito a qualcun altro o programmare il lavoro per un momento più opportuno.
- Mantieni la tua posizione con gentilezza, senza sentirti in colpa per il rifiuto. Comunicare i tuoi limiti in modo aperto e rispettoso dimostra professionalità, contribuendo a mantenere relazioni lavorative positive e produttive.
Dire no a lavoro: esempi pratici di risposte efficaci
Come abbiamo già detto dire no non è semplice ed essendo una competenza dobbiamo acquisirla con il tempo e con l’allenamento. Quindi ecco delle risposte che inizialmente potrebbero essere utili per dare uno spunto su possibili approcci alla risposta ricordando sempre di dimostrare cortesi, affidabilità e rispetto.
Risposta: “Apprezzo molto che tu abbia pensato a me per questo progetto. Tuttavia, al momento sono concentrato su [Progetto X], che ha una scadenza importante. Posso occuparmene una volta completato questo impegno, oppure possiamo discutere se qualcun altro del team potrebbe gestirlo?”
Risposta: “Grazie per l’invito alla riunione. Tuttavia, non credo che la mia presenza sia necessaria in questo caso. Potresti inviarmi un resoconto delle decisioni principali in seguito?”
Risposta: “Capisco l’urgenza della richiesta, ma per mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata, cerco di evitare di lavorare fuori orario. Affronterò questa questione prima cosa domani mattina.”
Risposta: “Mi dispiace, ma questo fine settimana ho già impegni personali improrogabili. Posso rimanere un’ora in più oggi per finire ciò che è possibile, oppure possiamo pianificare il lavoro per lunedì?”
Risposta: “Grazie per avermelo chiesto. Al momento sto lavorando su [Task X] che deve essere completato oggi. Posso iniziare il tuo compito subito dopo, ma questo significherà ritardare la consegna di [Task X]. È accettabile per te, o c’è un’altra soluzione che possiamo considerare?”
Risposta: “Apprezzo molto l’opportunità, ma non credo che questo progetto sia in linea con le mie competenze attuali. Sarebbe più utile per il team se qualcuno con un’esperienza più specifica in questo campo lo prendesse in carico.”
Naturalmente non in ogni occasione si troverà la risposta giusta ma cominciate a mettere in pratica la vostra risposta nelle piccole cose. Capisco anche che ognuno conosce la propria realtà e non in tutte può funzionare la stessa strategia, ma ricordate che il vostro benessere viene prima di tutto e nel rispetto di voi stessi e degli altri dite ciò che pensate, ma sempre avendo in mano una possibile controproposta che possa risolvere il problema. Siate propositivi.
Gestire le reazioni negative
come già detto non sempre sarà semplice la gestione del no, sia internamente che esternamente. Ma quando finalmente avrete trovato la forza di mettere in pratica la vostra risposta, cosa facciamo se ci troviamo di fronte ad una reazione negativa. Anche qui basiamoci su alcuni consigli pratici:
- Ascoltiamo attivamente, dimostrando comprensione per l’obiettivo problema che ci viene sottoposto e comprendiamo la situazione e la frustrazione dell’altro cercando di essere aperti a condividere possibili soluzioni alternative.
- Rimanete calmi con tono pacato perché questo aiuterà a non far degenerare le situazioni mantenendo la conversazione produttiva.
- Offrire soluzioni alternative
- Essere trasparenti sull’effettivo carico di lavoro attuale e sulle proprie necessità
- Comprendete la frustrazione dell’altro, ma cercate di capire se è il caso di cedere per questa volta o mantenere la posizione. Sta a voi capire come gestire la distanza in questo gioco di dare e avere. Se siete convinti con tutta la disponibilità possibile rimanete sul vostro No!
Conclusioni
Ancora molto si potrebbe dire sulle modalità o sulla comunicazione del No, sulla sua valenza psicologica, sul dirlo e sul riceverlo, ma ne parleremo in altre occasioni. Sappiamo benissimo che ci sono realtà difficili in cui il no non è contemplato perché il boss ha il coltello dalla parte del manico, ma magari si riesce a trovare qualche margine di mediazione. Cercheremo poi di capire se veramente il non poter dire no è una realtà o un preconcetto. Insomma come vedete il discorso non è concluso. Per ora speriamo di avervi dato dei consigli pratici utili per iniziare i vostri esercizi del No. Ricordate che il vostro benessere è importante ed ogni parola detta o non detta ed ogni azione fatta o non fatta, contribuisce a costruire e strutturare la vostra serenità.