GiadaLibro

Abbiamo pensato molto a come presentarvi Giada e abbiamo deciso di farlo così: dicendovi subito cosa ci ha più colpito di lei. Oggi conosceremo Giada Libro, 23 anni, influencer, scrittrice, un bellissimo sorriso, occhi espressivi, emozione, tanta voglia di vivere e comunicare. Giusto per darvi qualche numero, Giada è seguita da quasi 130mila follower su Instagram e 123mila su TikTok, giovani e adulti che trovano i suoi reels divertenti, spiazzanti, con messaggi di speranza e motivanti.

Diciamo anche che Giada Libro è nata con una paralisi celebrale infantile che ha purtroppo condizionato buona parte della sua giovane vita. Tanti interventi, tanta sofferenza che l’hanno portata oggi ad esplorare il mondo con una carrozzina, un sorriso grande e mille speranze. Una guerriera e una lottatrice che combatte ogni giorno per riuscire a fare piccoli passetti in autonomia e per superare le sue paure e tristezze, dando forza a se e agli altri.

Social

Purtroppo non sono mancati i giorni difficili anche all’esterno, con un ambiente scolastico e sociale che spesso non ha compreso ed ha scelto la strada dell’isolamento. Non mancano le battute, le risatine e i commenti negativi e l’inclusione di cui tanto si parla sembra lontana, ma Giada sa bene come reagire, indossa un sorriso un giro di ruota e va avanti.

Giada Libro arriva su TikTok che le apre una finestra verso tante persone che la comprendono, che la ringraziano e la sostengono e spesso lei tiene duro anche per loro, perchè sa che ormai è un piccolo grande punto di riferimento. Video spiritosi dove sorride sulla disabilità, sulle peripezie con la sua sedia, sulle sue posture e sui commenti degli altri, ma sempre con rispetto. Ricorda a tutti che sorridere, non significa non soffrire o far finta, ma Giada sceglie ogni giorno di affrontare in questo modo quello che la vita le da. Un modo dolce e maturo per dire che non è invisibile, che non è una bambina, ma che semplicemente è seduta.

L’abbiamo contattata ed è stata felice di collaborare con noi in questa intervista dove abbiamo cercato di capire qualcosa in più di lei e del suo vissuto.

Intervista Giada Libro

SH-Ciao Giada, iniziamo intanto a conoscere chi sei oltre a quello che vediamo nei tuoi post. Dicci 3 pregi e 3 difetti che ti descrivono meglio?

GL-I miei difetti sono: Impulsiva, essere troppo buona, poca pazienza. I miei pregi: essere buona, altruista, positiva alla vita.

SH-Quale di questi aggettivi ti ha aiutato maggiormente a superare i periodi difficili e oltre a questi chi ti ha più sostenuto della famiglia e fuori?

GL-Sicuramente essere positiva alla vita mi ha aiutata, in famiglia mi hanno sostenuta entrambi i genitori e la nonna materna. Al di fuori della famiglia mi ha sostenuto il mio Fidanzato.

SH-Nei tuoi video ti definisci come una “Disabile che vive la sua disabilità felicemente” e che “Anche in carrozzina si può ballare”. Dopo tutto ciò che hai affrontato, i ricoveri, i tanti interventi il dolore… come si arriva ad avere questa serenità e pace con se stessi e con la propria disabilità? 

GL-Non esiste un manuale che ti spiega come vivere la disabilità, ognuno l’affronta in modo diverso. Quello che dico sempre è bisogna trarre il meglio da qualunque situazione. Sono sicura che molti hanno questa forza nascosta di mettersi in gioco, ma magari non hanno la forza di reagire a potenziali commenti negativi.

Giada Libro: momenti

SH-Ci racconti il momento di massimo sconforto che hai avuto e come hai saputo superarlo?

GL-Un momento di sconforto e’ stato quando dopo un intervento sono dovuta stare in una sedia a rotelle per un anno intero, non ero pronta per quella esperienza perché non mi aspettavo un periodo così lungo. Ne sono uscita semplicemente accettandolo e sperando che il tempo passasse più velocemente.

SH-In un post racconti che a 6 anni hai potuto fare i tuoi primi stentati, difficili ma importantissimi passi verso un futuro nuovo, ci descrivi cosa hai provato in quel momento?

GL-I primi passi li ho compiuti in Germania, mio padre era venuto a trovarmi dalla Sicilia, sono scesa dal divano e ho fatto i primi passi verso mio padre e l’ho abbracciai. Abbiamo provato tutti una fortissima emozione.

Pregiudizi o poca conoscenza

SH-In un post dici che “La vera disabilità risiede nella mancanza di comprensione. La disabilità è negli occhi di chi guarda” quanto,  secondo te, le persone non comprendono cosa sia la disabilità e quanto fa paura agli altri la parola “Disabile”?

GL-La maggior parte delle persone pensano erroneamente che tutti i disabili si debbano trattare come dei bambini con dei bisogni diversi dagli altri. La disabilità fa tanto paura perché secondo me c’è poca informazione sul tema.

SH-Spesso il pregiudizio e la distanza nascono dalla non conoscenza, tu consigli di “imparare a conoscere la persona al di là della sua disabilità”, e di “vedere la disabilità con più leggerezza e ironia”, hai altri consigli per far capire come approcciarsi ad una persona disabile senza aver paura di fare la cosa sbagliata?

GL-Trattare chi è disabile come una persona “normale” e non un bambino/a, rispettando i suoi tempi e le sue difficoltà.

SH-Abbiamo visto che alcune persone ti accusano … perché secondo te? non sopportano vedere la disabilità? Non sopportano il termine “disabile”? O non sopportano che riesci a sorridere?

GL-Secondi me non sopportano il fatto che una persona che soffra riesca anche a sorridere.

Barriere

SH-Quando hai imparato che “le difficoltà si superano… la fragilità è una forza… e la disabilità è un dono”? (cit.)

GL-L’ho capito sin da subito, dai primi interventi, non potevo permettermi di mollare.

SH-in molti post parli anche di barriere architettoniche e quanto sia difficile la vita di tutti giorni per una persona su una carrozzina. Quanto pensi sia ancora arretrata su questa tema la nostra società e quali potrebbero essere i piccoli cambiamenti che si potrebbero apportare che però ti semplificherebbero radicalmente la vita?

GL-Secondo me non è un problema di “arretratezza”, ma economico. Si tende sempre a spendere i fondi disponibili su problemi e tematiche più “comuni” e si pensa ai disabili sempre per ultimi.

SH-Trovi più impedimenti nelle barriere architettoniche o nella noncuranza delle persone che non considerano, non rispettano e non includono chi ha delle necessità particolari?

GL-Trovo impedimenti in entrambi le parti purtroppo.

Social ed inclusione

SH-Ed ora parliamo di social. Come ti è venuta l’idea di parlare della tua storia e di come vivi la tua disabilità attraverso i canali social?

GL-Ho deciso di raccontare la mia storia durante la pandemia di Covid.

SH-Sui social hai avuto più supporto o più attacchi e chi ti supporta maggiormente? 
Come reagisci agli attacchi che a volte possono essere anche molto crudi e violenti emotivamente?

GL-Nei social ricevo tantissimo supporto e incoraggiamento che non mi aspettavo all’inizio, ovviamente arrivano anche commenti negativi, ma mi faccio una risata rispondendo in modo ironico.

SH-Come sai noi ci occupiamo di inclusione, sappiamo dai tuoi racconti che hai avuto diversi momenti in cui non ti sei sentita inclusa e accolta. Ci racconti quello che ti ha fatto stare più male, ma che ripensandoci ti ha poi dato la spinta per essere questa meravigliosa e libera ragazza che sei oggi?

GL-Mi sono sentita esclusa quando ho provato a contattare fotografi per fare delle foto, purtroppo inventavano sempre scuse per non presentarsi o non rispondevano completamente. Sono riuscita solo una volta a fare uno shooting.

SH-il nostro modo di vedere l’inclusione è anche attraverso la moda. Trovi che il mondo della moda includa le persone con caratteristiche particolari o potrebbe fare qualcosa in più e come?

GL-Ad oggi penso che al nord ci sia piu possibilità, purtroppo al sud c’è molta arretratezza su questo tema come già detto prima.

Fashion & make-up

SH-Come ti piace vestire generalmente e hai qualche brand che segui? Hai degli outfit che ami particolarmente?

GL-Come brand mi piace molto Calvin Klein anche se punto molto sulla comodita e non sul brand.

SH-Parlando di make-up vediamo che hai degli occhi meravigliosi. Di quali prodotti è principalmente composto il tuo necessario del trucco?

GL-Il make up mi appassiona molto, ma purtroppo con la mia disabilità faccio difficoltà ad essere precisa ed a volte mi aiuto sui social con dei filtri di make up. 

Progetti futuri di Giada Libro

SH-Cosa sogni per il suo futuro? Cosa stai facendo per arrivarci? E dove ti vedi tra qualche anno?

GL-I sogni che avevo da piccolina li ho gia compiuti (scrivere un libro, riuscire a camminare anche se per brevi percorsi). Mi sto impegnando ogni singolo giorno sulla sensibilizzazione della disabilità e spero di continuare e crescere per fare arrivare i miei video a più persone possibili.

SH-Vorresti dire qualcosa a tutti quei giovani che affrontano una situazione difficile, non vedono uscita o si sentono esclusi, che possa aiutarli a trovare la giusta motivazione per andare avanti ed una propria serenità come hai fatto tu? Dagli qualche consiglio pratico?

GL-Purtroppo non esiste un manuale per vivere serenamente la disabilità , a me personalmente sono capitati molti momenti no, ma sono sempre riuscita a rialzarmi, consiglio a tutti di usare sempre quella forza interiore che dobbiamo risvegliare nei momenti bui.

Conclusioni

Ringraziamo Giada Libro per aver condiviso con noi la sua vita e il suo pensiero e siamo sicuri che il suo sforzo aiuterà ancora tante persone a trovare la propria strada. Vi lasciamo i suoi contatti social dove la potrete seguire e chiudiamo con una frase di Giada per i momenti difficili “Non sei triste hai solo bisogno di una Giada Libro nella vita” 

Le risposte dell’intervista sono conformi a quanto rilasciato dall’intervistato e non frutto del proprietario del blog che pubblica.

Firo
Author: Firo

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